Le castagne sono da considerarsi una vera eccellenza della gastronomia. Un tempo costituivano una fonte alimentare di primaria importanza per le popolazioni contadine, soprattutto per quelle delle aree montane. Ad un certo punto diventate anche le protagoniste di tavole signorili con l’invenzione dei Marrons glaces.
Oggi, possiamo dire che, le castagne sono veramente considerate a 360°.
Le castagne sono ricche di nutrienti. Contengono carboidrati, zuccheri, proteine, potassio e vitamine del gruppo B. Sono indicate in caso di astenia ed anemia.
Il frutto dell’albero del castagno, ovvero la castagna, è protagonista in cucina praticamente dall’antipasto al dolce. La buccia, a sua volta, può essere utile in giardino come concime organico o per allontanare lumache e limacce. In cosmesi si può utilizzare per fare del riflessante per capelli. Inoltre con le bucce delle castagne si può fare una tisana rilassante con l’aggiunta di miele.
Le castagne di scarto, ovvero quelle bucate, vengono date agli allevatori di maiali poiché costituiscono un alimento ricco di nutrienti, sano e genuino per i loro animali, la cui carne risulta essere magra e di pregio.
Le caldarroste, nonché le castagne bollite, le ballotte, sono ottime se accompagnate da un buon vino rosso. Ma anche l’abbinamento con alcune birre artigianali risulta perfetto.
Ma la cosa forse sorprendente è che le castagne possono essere utilizzate per produrre la birra. Infatti, anche se la prima birra alla castagne nasce in Corsica nel 1996, sono stati gli Italiani che ne hanno fatto una specialità. Dal Nord al Sud, grazie alla varietà di cultivar presenti in tutto il territorio, molti si sono dedicati con enorme successo alla produzione artigianale della birra alla castagna. Con metodi diversi, procedimenti diversi e ricette estremamente differenti, ma tutte con un ottimo risultato. Per la serie castagne dalla A alla Z!