Il periodo natalizio, con le sue Feste e le sue tradizioni, sta volgendo al termine. In ognuno di noi lascia sempre qualcosa di speciale, al di là del semplice sentirsi tutti più buoni. Si torna ai ricordi, alle tradizioni di famiglia, alla riscoperta dei valori. Ci si incontra con parenti ed amici che tornano in paese, appunto per questo periodo, ci si lascia avvolgere dal calore degli affetti. Tutto questo comporta ovviamente il condividere pranzi, cene, aperitivi e dopocena. E, protagonista indiscusso di questo periodo è il cibo, che tra tradizioni ed innovazioni, tra dolce e salato, lega, unisce, scalda i cuori e le atmosfere.
La nostra amica Patty, che scrive blog su Giallo Zafferano, per le feste natalizie, ci ha proposto un menù intero a base di castagne. Le castagne sono protagoniste da sempre delle nostre tavole. Nel passato, nelle zone montane della nostra Penisola erano il “Pane dei Poveri”, grazie alle loro proprietà nutrienti. Si consumavano fresche durante il periodo della raccolta, e si essiccavano e si faceva la farina per poterle conservare per tutto il lungo inverno. Sulle tavole aristocratiche le castagne comparvero candite nel Cinquecento, preludio dei prelibatissimi Marrons Glaces.
Innumerevoli sono le preparazioni e le ricette sia dolci che salate che si possono fare con le nostre castagne. Dagli antipasti “Lo Sformatino di funghi con pancetta su crema di castagne“, ai primi “Pappardelle ai funghi porcini e castagne“, ai secondi “Arrosto di maiale con castagne“, ai dolci “Crostata ripiena di frutta secca e castagne“. Oltre alle semplici ed insuperabili caldarroste che da sole danno subito un senso di calore e famiglia.