L’acqua di Roccamonfina e le castagne

Il territorio del vulcano spento di Roccamonfina, come sappiamo, è ricoperto per la maggior parte di boschi di castagne secolari, uliveti e vigneti. Grazie alla composizione mineralogica del terreno lavico e la ricchezza di acqua ne è stato possibile lo sviluppo. Il sottobosco è rigoglioso e vario in primavera, con le fioriture di colorati e profumati crochi, primule, orchidee selvatiche, viole ed anemoni. In autunno, invece, esso ci delizia con il pregiatissimo fungo porcino e l’ovulo buono, protagonisti indiscussi delle più tipiche ricette della zona, insieme alle nostre castagne.

L’ avifauna e gli animali selvatici trovano in questo territorio il loro habitat ideale.

Il territorio dunque, è ricco di sorgenti naturali, dalle quali sgorga un’acqua freschissima e purissima. Innumerevoli sono le fontane, le vasche ed i vecchi lavatoi. Inoltre, nelle zone circostanti il vulcano, vi sono innumerevoli sorgenti minerali e termali, le cui caratteristiche e proprietà erano già conosciute ai tempi dei Romani. Oggi vi sorgono delle importanti strutture termali, le Terme di Suio.

La famosissima acqua effervescente naturale che tutti conosciamo, ricca di elementi utili al nostro benessere, nasce proprio da qui: dal vulcano spento di Roccamonfina. Si arricchisce di tutti i preziosi minerali presenti nel suolo lavico per poi sgorgare presso il comune di Riardo, alle pendici dove avviene l’imbottigliamento.