L’albero di castagno, Castanea sativa, non ha particolari esigenze di coltivazione. Cresce rigoglioso nella nostro territorio dell’Alto Casertano, tra paesaggi collinari e montani, sormontato dal vulcano spento di Roccamonfina. Paesaggi che grazie al terreno fertile ospita splendidi boschi secolari di castagno, ma anche altrettanto splendidi uliveti e vitigni. Abbiamo quindi un’ampia produzione di castagne, olio extra vergine di oliva ed ottimi vini.
E’ però necessario intervenire, di tanto in tanto, sugli alberi di castagno con la potatura. Questa si effettua nel periodo di riposo vegetativo, solitamente tra gennaio e febbraio.
La potatura del castagno, ovviamente, si affida ad operatori qualificati. Sia per la pericolosità dell’operazione, data l’elevata altezza dei nostri alberi, che arrivano anche oltre i 30 metri. Sia perché devono essere tagliati sapientemente solo rami improduttivi. Quindi, bisogna tagliare tutti i rami secchi e quelli superflui, in modo da dare alla pianta una forma regolare. Ma, questo serve, soprattutto, a far si che la luce possa penetrare tra i rami e favorire la fotosintesi clorofilliana. Ovviamente tutto ciò giova ad una migliore produttività dell’albero. Inoltre vanno eliminati i polloni ed i succhioni che tolgono energia alla pianta.
In questo periodo, alcune zone dei nostri paesaggi sono pieni di rami e tronchi tagliati, i quali verranno utilizzati per farne legna da ardere. Ma tutto ciò è assolutamente necessario e propedeutico a migliorare la produzione delle nostre favolose castagne di Roccamonfina.